|
Questi
quattro passi del viaggio di Ulisse, vogliono rappresentare altrettanti
momenti capitali della vita. Quattro fra i tanti, come tante sono le incredibili
storie raccontate nell’Odissea di Omero.
Il primo, sulla terra dei "mangiatori di loto", fa riferimento all’età
dell’incoscienza e della spensieratezza, dove non c’è ancora spazio per
l’esercizio della memoria. E infatti i compagni di Ulisse si ritrovano in un
luogo i cui frutti fanno dimenticare tutto, anche la necessità di ritornare
a casa.
Il secondo, "le sirene", si riferisce alla stagione della curiosità,
al desiderio
di conoscenza e dell’avventura, persino estrema. Ed è proprio seguendo
questo impulso che Ulisse, pur legato all’albero maestro, vuole ascoltare il
pericoloso canto delle creature alate.
Il terzo, fra Scilla e il "lato Cariddi", tratta del dolore immenso dovuto
alle perdite e alle quali non ci si può sottrarre.
L’ultimo capitolo, "Itaca" è il ritorno all’origine, dove tutto ha avuto
inizio, luogo d’incanto, di attesa e di rinascita.
Quattro narrazioni e quattro dipinti che raccontano una delle più
avvincenti esperienze umane. |
|