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Compianto sul Cristo morto
 

Il "Compianto sul Cristo morto" di Giuseppe Gigli è l'ultima di una lunga serie di opere sul cui tema molti grandi pittori, nei secoli, si sono adoperati.
Dopo la deposizione dalla Croce, Gesù viene disteso in terra prima di essere trasferito nel sepolcro. Qualcuno indica le manovre da fare e qualcun'altro sta portando un telo che avvolgerà il suo corpo.
Fra le simbologie che caratterizzano questa composizione si distingue il Cristo al centro del quadro che incarna l'uomo terreno. Il delicato paesaggio sullo sfondo rappresenta la speranza mentre la roccia è simbolo di salvezza. La bocca del sepolcro sta a significare il buio assoluto e impenetrabile che avvolge il grande mistero. La corona di spine è la sconfitta che diventa trionfo.
L'opera è solenne, composta, quasi silenziosa. Anche la disperazione delle pie donne è misurata. Non vi sono toni altisonanti, non vi sono eccessi, non lacrime. Lo scopo dell'autore è quello di arrivare diretto al cuore senza distrazioni, senza dirottare l'attenzione così da mantenere l'intensità del dramma, il dramma più grande di tutti, quello di una madre che ha visto suo figlio morire.


 

 

 

 

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